La reggia di Venaria Reale. Ombre e luci
Celid - Cooperativa Editrice Libraria di Informazione Democratica
Torino, 2013; br., pp. 228, ill. b/n e col., cm 21x30.
(Taccuini di Restauro).
collana: Taccuini di Restauro
ISBN: 88-7661-980-1
- EAN13: 9788876619809
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali
Luoghi: Piemonte e Valle d'Aosta
Testo in:
Peso: 0.35 kg
Dopo i fasti del Settecento, la reggia di Venaria, alla cui magnificenza avevano lavorato grandi architetti come Amedeo di Castellamonte, Michelangelo Garove, Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri, nel 1818 fu destinata a sede militare. Nei successivi 150 anni, la nuova funzione comportò trasformazioni rilevanti sia della reggia, sia della città di Venaria. A segnare la cesura più drammatica fu però lo stato di abbandono in cui l'ex residenza reale cadde nel dopoguerra. Nonostante gli sforzi di Soprintendenze e Ministero per preservarla con i pochi fondi disponibili, vandalismi e spoliazioni ridussero la Reggia a un rudere, come si legge nella corrispondenza dei funzionari e nella stampa dell'epoca. Nel 1982, i fondi FIO sembrarono aprire prospettive di intervento, ma le soluzioni sperate non si concretizzarono. Solo nel 1994, con l'avvicendamento nella direzione della reggia, grazie a una nuova concezione del restauro e della valorizzazione, si diede un impulso decisivo, anche attraverso il volontariato, alla rinascita del complesso monumentale, gettando le basi per il Progetto La Venaria Reale: il più grande programma di restauro, recupero e valorizzazione d'Europa. Oggi la reggia di Venaria, grazie all'attento restauro di architetture, giardini e all'innovativa gestione, ha ritrovato l'antico splendore e in breve, con il suo ricco calendario di mostre, manifestazioni ed eventi, è divenuta il quinto complesso museale più visitato d'Italia.