Abitare ed esistenza. Paideia dello spazio antropologico
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2011; br., pp. 180, cm 14x21.
(Filosofie).
collana: Filosofie
ISBN: 88-575-0091-8
- EAN13: 9788857500911
Testo in:
Peso: 0.36 kg
La questione dell'abitare è alla base della paideia occidentale: rappresenta un tema insopprimibile che, prima di decodificarsi nella produzione filosofica, appartiene all'immaginario collettivo del Novecento. Il rapporto abitare/sradicatezza è stato sempre solo suggerito, evocato; la cultura e le arti del secolo scorso ne sono stati continuamente attraversati, ma quando si è trattato di dare ragione del senso ultimo di tale concetto, persino l'ermeneutica di Heidegger ha dovuto arrestarsi e denunciarne l'assoluta originarietà. La complessità semantica di tale concetto, insomma, sembra essere connaturata alla sua struttura di "pratica umana fondamentale", anteriore a tutto il resto. Tuttavia l'orizzonte filosofico che insiste sul carattere spaziale dell'essenza umana - aperto da Heidegger ed elaborato successivamente dalla Daseinanalyse di Binswanger e Minkowski e da poche altre veloci incursioni su tale concetto - non sembra aver sedimentato una lettura organica di esso, tale almeno da ipotizzarlo come "categoria" del pensiero. Ciò che questo saggio tenta di delineare come ipotesi di ricerca, è la riflessione secondo la quale prima di "lavorare" a livello culturale nelle relazioni tra uomo, appartenenza e ambiente, il concetto di abitare funga da metafora psico-pedagogica della cura. In questo senso una paideia dell'abitare, nasce come Stimmung, come sentimento fondamentale, ancorché inconscio, che permette di comprendere e contenere il proprio vissuto.