Per una dottrina della costituzione come scienza della cultura
Edizioni Carocci
Roma, 2001; br., pp. 224, cm 15x22.
(Studi Superiori. 398).
collana: Studi Superiori
ISBN: 88-430-2040-4
- EAN13: 9788843020409
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Peso: 0.278 kg
Le costituzioni moderne non sono un pezzo di carta, una decisione della politica o un prodotto dell'economia. Sono cristallizzazioni di cultura, frutti e semi di un processo pubblico sempre aperto e mediato da istituzioni culturali che alimentano tanto la politica quanto il diritto. Per sapere di più sullo stato della nostra costituzione, ma anche delle costituzioni dell'Europa e di questo mondo, dobbiamo dunque interrogarci sul problema dei rapporti tra costituzione e cultura. La questione non può risolversi con definizioni troppo semplici, ma esige una riflessione aperta a tutte le discipline che se ne occupano. Innanzitutto occorre riscoprire lo spazio della 'costituzione della cultura, oggi tanto conteso, ad esempio nella disciplina della scuola e dei mass media e nelle dispute su laicità ed etica pubblica nelle società del sapere e della tecnica. Inoltre, occorre ripensare le istituzioni della 'cultura costituzionale , oggi non sempre momenti di dialogo tra cittadini e partiti politici, 'ingegneri e giudici della costituzione. In tempi in cui in Italia e in Germania si è posto il problema di rinnovare il patto costituzionale e di riscrivere la costituzione per le generazioni successive a quella dei padri costituenti, in tempi in cui l'Europa e il Mondo intero si interrogano sulla molticulturalità dello 'Stato costituzionale e sullo sviluppo di costituzioni sovranazionali ed internazionali, le idee di questo testo invitano ad immaginare e ad inventare un futuro per la cultura e la costituzione senza ricadute. Non pochi la considerano l'ultima grande teoria della costituzione del secolo ventesimo