Storie dell'orrore
Milano, 2099; br.
(Oceani).
collana: Oceani
ISBN: 88-346-1657-X
- EAN13: 9788834616574
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.72 kg
La vita di un villaggio ungherese sulle rive del Danubio negli anni sessanta potrebbe sembrare, a prima vista, semplice e idilliaca nella sua tranquillità bucolica, ma la realtà è molto più complessa. In questo romanzo Péter Nádas, con un linguaggio potente e a più voci, racconta la storia di un piccolo paese senza nome, e quella dei suoi abitanti: ci sono i contadini e i braccianti, il prete cattolico e il pastore protestante, il maestro, una ragazza con un handicap mentale e una forza incredibile, una donna che ha perso l'onore e combatte con i pregiudizi e l'odio dei paesani, un fornaio posseduto dal demonio, aristocratici decaduti in vacanza, un giovane intelligente e sensibile, costretto su una sedia a rotelle, innamorato della bella ragazza di città e futura insegnante. Sotto la superficie più o meno limpida di questo fiume di vita, scorrono correnti subdole, che trascinano a fondo chi ne rimane vittima, cambiandolo per sempre. Nelle menti degli abitanti non fanno altro che muoversi e intrecciarsi emozioni romantiche e istinti animaleschi, bisogni inquietanti ma insopprimibili, e desideri agghiaccianti. È solo questione di tempo prima che l'enorme, impetuoso e sinistro flusso di emozioni che si viene a creare tra le strade e le case si trasformi in un'onda selvaggia di violenza che stravolgerà completamente le sorti del villaggio. Un romanzo che ricorda Céline e Cechov, in cui il linguaggio si trasforma nel suo opposto, l'incapacità di comunicare. Una cronaca di vite comuni diviene una profonda e impietosa analisi storica e sociologica, nella quale Péter Nádas, uno dei grandi maestri della letteratura ungherese contemporanea, ritrae l'essere umano in ogni suo aspetto, anche quello più vile e turpe.