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La voce minima. Trauma e memoria storica

Manifestolibri

Roma, 2017; br., pp. 180, cm 65x12.
(Esplorazioni).

collana: Esplorazioni

ISBN: 88-7285-859-3 - EAN13: 9788872858592

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.7 kg


La questione che il libro affronta è quella della rappresentabilità di un trauma storico estremo, come la Shoah, con i mezzi linguistici della letteratura e del cinema, e delle difficoltà che essa presenta. Ricorrendo a moduli narrativi tradizionali si rischia infatti di spettacolarizzare il trauma e di tradirne il nucleo più profondo e doloroso. D'altra parte è necessario elaborare la memoria del trauma, oppure esso, rimosso e inconscio, rischia di ripresentarsi in forme distruttive nel reale. Nel volume questa problematica è considerata partendo da registi come Polanski e da poeti come Paul Celan, e tenendo presenti le riflessioni sul trauma storico di psicoanalisti come Freud e Ferenczi. L'ultimo capitolo si sofferma su Celan, commentando un certo numero di sue poesie in cui si fa esplicito riferimento al linguaggio alchemico, e cerca di capire perché egli faccia ricorso a questo antico sistema simbolico. Le poesie sono proposte integralmente in una nuova traduzione a cura dell'autore.

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