Il Castello San Salvatore dei Conti Collalto
Antiga Edizioni
Cornuda, 2021; br., pp. 118, ill., cm 13,5x18.
ISBN: 88-8435-265-7
- EAN13: 9788884352651
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Il castello di San Salvatore, testimonianza architettonica tra le più insigni della Provincia, sorge a fine Duecento sulla fascia collinare di sinistra del medio Piave per mano dei conti di Treviso i quali, a differenza di quanto accade in altre realtà urbane venete e italiane, formano dinastia e rigenerano il destino della stirpe al di là del fiume dove sono attestati sin dal tempo degli Ottoni. L'intento del fondatore, il conte Rambaldo VIII di Treviso, figura di alto rilievo in grado di porsi in relazioni con papi, re, imperatori è fare di San Salvatore la maglia base di una rete di centri fortificati in grado di garantire al casato il controllo dei passi sul Piave. L'ambizioso progetto lo riprende il figlio Schinella V, che completa e rinforza la recinzione del borgo. Centocinquanta anni di guerre al fianco di Venezia e il fervore artistico dell'età rinascimentale, che vede coinvolti artisti, decoratori, poeti e letterati, tutto in chiave di promozione del mecenatismo di famiglia. Tra le figure di primissimo piano del mondo letterario con cui entra in contatto sono Pietro Bembo e Pietro Aretino, a suo tempo ritenuto la penna più spregiudicata e riverita del Cinquecento nazionale. Dopo secoli di storia, alla fine del primo conflitto mondiale «purtroppo è perduto il gioiello, la gemma di tutti i castelli medievali non solo del Trevigiano, ma del Veneto tutto e forse dell'Italia». A cavallo di secolo e di millenio il nipote del conte Rambaldo porta a compimento l'opera di recupero del grande palazzo, per restituire all'antico maniero un volto di un tempo con nuove prospettive di vita.