Brand Tibet. La causa tibetana e il suo marketing in Occidente
DeriveApprodi
Roma, 2010; br., pp. 105, cm 11,5x20.
(Samizdat).
collana: Samizdat
ISBN: 88-89969-76-8
- EAN13: 9788889969762
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Orientale & Indiana
Testo in:
Peso: 0.12 kg
In Occidente, la "questione tibetana" ha riscosso grande successo, arrivando a coinvolgere numerosi personaggi della politica, dello spettacolo, dello sport... Manifestazioni di solidarietà al popolo tibetano, che spesso si risolvono in aperto schieramento anti-cinese. Il fenomeno del "Free Tibet" si inserisce, però, in una realtà occidentale dove spesso non è presente una conoscenza precisa dei fatti storici. Questo volume prova anzitutto a rispondere a due domande: perché il Tibet ha riscosso tanto successo all'interno delle dinamiche comunicative occidentali? Quali sono stati, storicamente, i rapporti tra cinesi e tibetani? Dall'antichità all'epoca dell'imperialismo, dall'avvento del comunismo ai giorni nostri, la storia dimostra quanto le relazioni tra Cina e Tibet siano complesse. Una complessità che in quasi tutte le posizioni occidentali esplicitamente filo-tibetane non è mai presa in esame. A farne le spese è ancora una volta la capacità di comprensione, barattata per un marketing politico di scarso valore che prova a vendere la "questione tibetana" come fosse un marchio qualunque. Per questo il problema del Tibet e del Dalai Lama può trasformarsi in un vero e proprio brand commerciale, da sommare come valore aggiunto spirituale a qualunque prodotto in vendita. Per questo può diventare un brand politico facile da diffondere, che dietro la presunta difesa della spiritualità buddhista e tibetana nasconde un'evidente campagna anti-cinese.