Prefetti di pietra. Studi sull’epigrafia dei prefetti del pretorio (IV-VI secolo)
Libreria Editrice L'Erma di Bretschneider
Roma, 2023; cartonato, pp. 240, cm 13,5x20.
(Saggi di Storia Antica. 45).
collana: Saggi di Storia Antica.
ISBN: 88-913-2319-5
- EAN13: 9788891323194
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Testo in:
Peso: 1.96 kg
La prefettura del pretorio tardoantica costituì per quasi tre secoli, dal IV al VI d.C., il vertice dell’amministrazione civile dell’Impero romano. L’epigrafia prodotta dai prefetti, collegialmente e singolarmente, e l’epigrafia destinata ai prefetti del pretorio meritano un’indagine per la loro importante dimensione istituzionale e sociale, ma anche per i concreti elementi biografici e amministrativi e per le sottili sfumature nella prassi espressiva che questa forma di comunicazione ha preservato. Il materiale epigrafico è consistente e consta di quasi duecento testi. Nessuna pubblicazione specifica è stata dedicata a questo argomento. Il saggio mira a illustrare e a mettere in relazione serie di documenti epigrafici realizzati da prefetti del pretorio o dedicati a prefetti del pretorio, viventi e defunti, la cui lettura e interpretazione permette di restituire i testi, i loro autori e i loro destinatari al contesto storico, cioè politico, amministrativo, sociale e culturale, nel quale agirono. Le iscrizioni presentano regolarità significative, ma anche anomalie importanti che si rivelano decisive per superare le difficoltà interpretative, e restituire questi messaggi all’ambiente che li ha creati, realizzati e fruiti. Nei dettagli epigrafici si nasconde la soluzione di problematiche più ampie. Esse illuminano i ritmi di sviluppo della carica prefettizia nel contesto del tardo impero romano, ai livelli più alti della società e nel quadro delle più delicate dinamiche di governo. Il volume è parte del Projet PPRET “Les Préfets du prétoire de l’Empire tardif: une élite face à la crise” diretto dall’autore presso l’UMR 7044 “Archimède” dell’Università di Strasbourg (France), e vincitore del finanziamento competitivo “Chaire Gutenberg 2019”.