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Pietro Cavallini. Napoli prima di Giotto

Arte'm

Napoli, 2013; br., pp. 205, ill. b/n e col., tavv., cm 24,5x30.
(Arte).

collana: Arte

ISBN: 88-569-0354-7 - EAN13: 9788856903546

Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo

Luoghi: Campania,Napoli

Extra: Arte Bizantina

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.3 kg


Prima di Giotto e Simone Martini, tra Due e Trecento, Pietro Cavallini è il pioniere di un'apertura convinta all'arte nuova dell'Italia centrale che, nel passaggio di secolo, andava sempre più a caratterizzare le scelte figurative del meridione angioino. L'artista romano giunge alla corte degli Angiò nel 1308, durante il regno di Carlo II e Maria d'Ungheria: i cicli a fresco della Cappella di Sant'Aspreno in Duomo e della Cappella Brancaccio in San Domenico Maggiore aiutano a comprendere come il suo stile si evolva in direzione di un senso dello spazio più moderno e veridico, in un confronto sempre più ravvicinato con Giotto. La qualità altissima di questi affreschi, la nascita in città di un vero e proprio gusto 'cavalliniano', l'imponente cantiere della decorazione murale della chiesa di Donnaregina, forse progettata dallo stesso Cavallini ma realizzata negli anni a seguire da suoi collaboratori, e ancora l'attività fra Roma e Napoli del suo seguace Lello da Orvieto, danno testimonianza del ruolo centrale dell'artista per la civiltà figurativa meridionale e la diffusione della nuova arte trecentesca italiana in una più vasta dimensione mediterranea ed europea.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci