Colapesce. Maledetto italiano
Arcana Edizioni
Roma, 2018; br., pp. 157, ill.
(Cantautori del Duemila).
collana: Cantautori del Duemila
ISBN: 88-6231-532-5
- EAN13: 9788862315326
Soggetto: Musica,Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 0.75 kg
Nel panorama attuale, Colapesce è una mosca bianca. Come un artigiano, cura i suoi dischi con la massima attenzione, scrive testi poetici e rigorosi, rifugge da facili ritornelli e imbastisce arrangiamenti che lo portano lontano dalle soluzioni troppo spesso trite del cantautorato italiano. Se è un cantautore, lo è alla maniera dei più grandi. È stato paragonato non a caso a Lucio Dalla e Franco Battiate. Attratto tanto dalla sperimentazione quanto dalla tradizione, ama mescolare sacro e profano, ritmo e melodia, suggestioni cinematografiche e letterarie, Sicilia e America, indie pop e folk anni Settanta. Racconta l'amore con una lingua nuova, stendendo un doppio velo di dolcezza su una grammatica dei corpi che sa essere trepidante ma anche esplicita. Ha una straordinaria capacità di lettura del presente e riesce come pochi a descrivere la precarietà materiale e affettiva dei nostri tempi. In ogni canzone dà l'impressione di impegnarsi strenuamente nella difesa di una purezza e di un'onestà sempre più rare nel territorio scivoloso dell'industria musicale del nuovo millennio. Nato nel 1983 a Solarino, in provincia di Siracusa, Lorenzo Urciullo si fa conoscere con la band Albanopower. Nel 2010 dà vita al progetto solista Colapesce, chiamato così in omaggio a una nota leggenda siciliana. Da solo - ma circondandosi di volta in volta di brillanti collaboratori - trova la sua dimensione ideale. Nel 2012 esce un Meraviglioso declino, nel 2015 Egomostro e nel 2017 Infedele: tre dischi, tre tappe della maturità artistica di un autore destinato a restare.