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Le Pietre Perdute. Viaggio Mito-Archeologico alla Ricerca delle Radici del Megalitismo in Piemonte

Araba Fenice

Boves, 2017; br., pp. 304, ill. b/n, cm 17x24.

ISBN: 88-6617-409-2 - EAN13: 9788866174097

Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità,Scavi

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Luoghi: Piemonte e Valle d'Aosta

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.74 kg


Le pietre perdute oltre costituire un primevo tentativo di discussione sul "megalitismo piemontese", desidera essere un lavoro di taglio divulgativo, che, tuttavia, analizza il fenomeno in una prospettiva finora inedita. Già dalle prime pagine si può percepire l'esistenza di una nutrita serie di tracce monumentali alquanto significative e ricche di fascino.
Un mondo archeologico dove il "mito" si confonde con la quotidianità, un universo culturale vivace e articolato, nel quale la componente "megalitica" aveva forti valenze rituali e simboliche. La storia di un misterioso fenomeno che, in ambito regionale, si sviluppò su un lungo periodo, dai tempi degli ultimi caciatori mesolitici fino ala comparsa dei primi metalli, per concludersi in piena Età del Ferro. Leggendo questo libro, il lettore ha l'occasione di avere qualche strumento in più per poter navigare in quel mare magnum del megalitismo-occidentale. Pagine, che oltre trattare nuove scoperte e rivisitazioni dei siti già noti sul territorio, pongono un particolare attenzione al dibattito internazionale. Aria fresca di cui c'è un gran bisogno nel panorama megalitico nazionale...Uno strumento organico e moderno, rigoroso ma facilmente accessibile, pensato come un racconto, ma nel contempo un vero e proprio atlante ragionato. Una guida che segue un criterio geografico ideale per chiunque voglia scoprire a tavolino o sul campo questo straordinario patrimonio.



Piero Barale è nato a Fossano nel 1958. Si è dedicato alla divulgazione di argomenti storico-archeologici e archeoastronomici attraverso pubblicazioni e convegni. Coredattore di "Valados Usitanos" (Rivista del Centro Studi e Iniziative - Torino), e membro della Società Astronomica Italiana (SAIt-Firenze). Appassionato studioso di preistoria, protostoria e arte rupestre, da alcuni anni presidente dell'Associazione Culturale Filosofare e collabora inoltre a diverse riviste nazionali ed estere. Sull'archeologia ha scritto Riscoprire Pollentia (2000); Il Teatro ritrovato (2002);
Sulle tracce dell'Augusta Bagiennorum. Una antica città tra il Tanaro e lo Stura (2005); Il Codice della "Victoria".
Archeologia e Astronomia ai "Turrigli" dell'antica Pollentia (2007); Pollentiæ Antico crocevia dell'impero romano (2009). Principali sue altre pubblicazioni: Dai Graffiti alle Stelle (2000); Il Cielo del Popolo del Faggio. Sole Luna e Stelle dei Ligures Bagienni (2003). Inoltre ha collaborato, attraverso il saggio: Lost skies of popular italian astronomy, con il prof. Clive Ruggles (docente alla University of Leicester - UK) in "Handbook of Archaeastronomy and Ethnoastronomy" (2014). Attualmente, ha pubblicato, attraverso i nostri tipi: Sui sentieri della preistoria.
Alla ricerca delle origini del Piemonte sud-occidentale (2016).
Riconoscimenti: - Targa d'argento per il "Bimillenario di Augusta Bagiennorum" (2000). - La "Zizzola d'Oro" simbolo della Città di Bra (2008).

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