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Lo zolfo e l'acquasanta

Cierre Edizioni

Caselle di Sommacampagna, 2021; br., pp. 176, ill., cm 15x21.
(Nord Est. Nuova Serie. 199).

collana: Nord Est. Nuova Serie

ISBN: 88-5520-129-8 - EAN13: 9788855201292

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Friuli Venezia Giulia,Veneto

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Come altrove nelle società rurali, anche nelle campagne venete e friulane le scadenze del lavoro contadino erano segnate dal calendario della Chiesa cattolica, e il buon esito dei raccolti veniva affidato alle benedizioni del clero e alle processioni nei campi. Ma ciò che distingue queste zone da altre è il fatto che nell'Ottocento le credenze magiche - e con esse l'ordine sociale, morale e religioso tradizionale - non erano sentite in contrasto con le innovazioni tecnologiche e le moderne pratiche agronomiche, tanto che lo stesso parroco chiamato a dare le sue benedizioni consigliava poi di combattere la malattia delle viti con lo zolfo. Fin dalla seconda metà del Settecento il parroco era il mediatore più adatto a insegnare le materie agronomiche dato che conosceva sia "il dizionario del cittadino" sia quello "del contadino", anche perché spesso proveniva lui stesso dalla campagna. Il libro - uscito nel 1996 e ora riproposto in una seconda edizione - aiuta a capire meglio, tra le altre cose, il perdurare di equilibri sociali e di mentalità diffuse nei distretti industriali sorti in Veneto e in Friuli dopo la fine del mondo contadino.

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