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Homerica et Pindarica

Fabrizio Serra Editore

Pisa, 2014; ril., pp. 108, ill.
(Filologia e Critica. 98).

collana: Filologia e Critica

Altre edizioni disponibili: Edizione Brossura (ISBN: 88-6227-644-3).

ISBN: 88-6227-645-1 - EAN13: 9788862276450

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.57 kg


Questa pubblicazione accoglie le ricerche condotte negli ultimi anni su due ambiti distinti: l'esametro omerico e le Olimpiche di Pindaro. Le prime prendono spunto dal rilievo attribuito, nel trattato di metrica greca di Gentili e Lomiento, ai metri kat'enoplion (hemiepe, reiziani, prosodiaci, enopli) ed alla loro vitalità nella storia delle forme metriche arcaiche. La tradizione antica assegna ai prosodiaci (e quindi alle forme connesse degli hemiepe, dei reiziani e degli enopli) una natura ionico-coriambica e non dattilico-anapestica. Il riconoscimento della loro presenza nei nuclei costitutivi dell'esametro ha consentito di definire la natura 'mutante' del verso che, nel corso della sua preistoria, è passato da libere forme 'prosodiache' ad una misura rigorosamente dattilico-anapestica. Il passaggio dell'esametro da forme libere a forme regolate ha comportato anche fenomeni di allungamento di sillabe, che sono oggetto di ulteriori capitoli. La parte pindarica è un prodotto collaterale delle ricerche effettuate per il commento delle Olimpiche 6, 7, 8 e 9, nell'ambito della edizione commentata delle Olimpiche appena stampata per la 'Fondazione Lorenzo Valla'. Sono pubblicate qui alcune osservazioni che integrano in qualche modo le notizie date o che, nei casi controversi, esprimono altri possibili punti di vista.

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