I borghi di Ponente
Venilia
Montemerlo, 2017; br., pp. 116, ill.
ISBN: 88-87066-89-2
- EAN13: 9788887066890
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Veneto
Testo in:
Peso: 0.56 kg
La fattura modesta di Porta saracinesca non deve trarre in inganno, perché era oltrepassato quel punto che si accedeva alla città del potere. Già l'imponenza di Castelvecchio stava ad indicare come non ci si trovasse in un luogo qualunque. Ma se, dopo la fortezza e gli alloggiamenti militari, ancora non fosse stato chiaro dove si era giunti ecco, lungo il corso del fiume, susseguirsi senza interruzione un rosario di conventi e chiese, oltre ad una lunga collezione di case signorili che si specchiavano sull'acqua. Perché raccontare la zona delle riviere è narrare di borghi che, più di altri in città, sono stati emanazione del potere politico, religioso ed economico. Lungo la riviera si trovavano il Porto di San Giovanni delle Navi, per molto tempo capolinea dei traffici che giungevano in città da monte, l'antica dogana, la chiesa e il convento di Sant'Agostino, espressione del potere carrarese e sede dell'Inquisizione. Chi oggi giunge alla Specola, difficilmente saprebbe dire della Cittadella Vecchia e della Nuova, della fabbrica del salnitro e dell'Accademia Delia, e pochi ricorderebbero il Circolo Familiare Padovano Florida, un dancing dove, dopo la guerra, la gioventù si incontrava e ballava i ritmi provenienti da oltreoceano. Tutti conoscono la caserma Piave, ma pochi sono al corrente che nella medesima area, fino a quando non giunsero in città i soldati di Napoleone a sparigliare le carte, sorgevano una grande chiesa (Sant'Agostino) e un convento importante. Sant'Agostino, San Prosdocimo, San Benedetto: un susseguirsi di chiese e conventi, costruiti prima che la città, erette le nuove mura, si espandesse verso ovest. Raccontare delle riviere è trascorrere da una suggestione all'altra, mescolando sacro e profano: vuol dire immaginare il vociare dei barcaioli e dei facchini e i canti delle lavandaie intende a lavare, lungo il fiume, gli abiti dei soldati. Dimore lussuose e osterie, poveri e ricchi, la vita del popolo e quella dei signori, che si svolgeva nei giardini privati e nelle dimore lussuose.