La follia nell'antichità classica. La mania e i suoi rimedi
A cura di A. D'Alessandro.
Venezia, 1995; br., pp. 316, cm 21,5x16.
(Saggi. Il Corpo e l'Anima).
collana: Saggi. Il Corpo e l'Anima
ISBN: 88-317-5653-2
- EAN13: 9788831756532
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Peso: 0.432 kg
"Vedere, immaginare, sognare, essere folle. Ecco una sequenza che può meravigliare il lettore contemporaneo. Occorrerebbe, in ogni caso, una spiegazione per stabilire l'eventuale relazione intercorrente tra questi termini. Un ellenista troverebbe senza dubbio la nostra sequenza meno delirante e anche meno astratta poiché l'unità è data, in maniera evidente dalla phantasia". La phantasia, dice Aristotele, ha tratto il suo nome dalla luce (phaos) poiché senza luce è impossibile vedere. L'autore affronta a partire dal Corpus ippocratico il vocabolario dei comportamenti della follia presso gli antichi e ricostruisce l'origine della terapia che coincide col trionfo del dualismo corpo-anima. Il testo studia anche l'importanza delle terapie derivanti da teatro e musica.