Il dovere di continuare a pensare. Interventi, saggi e recensioni
Petite Plaisance
A cura di Fiorillo C.
Pistoia, 2013; br., pp. 128.
(Divergenze. 49).
collana: Divergenze
ISBN: 88-7588-114-6
- EAN13: 9788875881146
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Peso: 0.61 kg
"Il dovere di continuare a pensare" non è riservato ai filosofi. Al contrario, è proprio da parte di coloro che generalmente la società non indica come i "detentori del pensiero" che ci si aspetta qualcosa in più, uno sforzo nuovo e sincero in questa direzione. È l'intera società che deve imporsi il dovere di esercitare il pensiero critico. Pensare, poetare, sognare, diventano attività marginali e inattuali, inservibili al funzionamento di un enorme macchinario in cui l'uomo svolge la sua docile funzione d'ingranaggio. A questa logica mortifera non si può fare altro che contrapporre una febbrile attività improduttiva come leggere e rileggere il Don Quijote, immedesimandomi a piacere in Sancio o nel Cavaliere della Trista Figura; giocare a fare la parte del tonto e fingersi pazzo, elaborare lutti, sognare, escogitare piani rivoluzionari, piani di fuga, piani di resistenza. Amare i propri amici e pregare affinché i nemici rimangano tali. Girovagare senza meta e senza scopo e infine pensare. Il dovere di continuare a pensare non ha nessun carattere costrittivo. Si tratta di sperimentare la gioia del vivere. Sentirla, coltivarla, diffonderla.