Filologia e poesia tra Pascoli e D'Annunzio
Marsilio
Venezia, 2010; br., pp. 179, ill., cm 15x21.
(Saggi).
(Saggi).
collana: Saggi
ISBN: 88-317-0698-5
- EAN13: 9788831706988
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.304 kg
Pascoli e D'Annunzio, due grandi comprimari sulla scena letteraria fra Ottoe Novecento, spesso in attrito, nascostamente e scopertamente, l'uno schivo e ombroso,l'altro estroverso e mondano, l'uno quasi oscuro, l'altro baciato dal successo:due personalità e due temperamenti opposti. Anche gli esiti poetici, altissimiin entrambi, non potrebbero essere più diversi, con le "piccole cose" già crepuscolaridi Giovanni e gli slanci superomistici di Gabriele. Ma la matrice carduccianae il fervore della Scuola storica negli ultimi decenni dell'Ottocento rappresentanoil denominatore comune che li induce a misurarsi all'unisono con la nostra tradizioneillustre, dalla poesia delle Origini all'opera di Dante. Non a caso la Bibliotecadi Castelvecchio e quella del Vittoriale presentano le singolari coincidenze che i saggiqui raccolti mettono in luce insieme con numerose concomitanze di laboratorio,soprattutto quando si tratta di operazioni linguistiche, di recuperi e di conservazionedi pronunce desuete. Ne risulta un confronto condotto da angoli d'osservazionefinora solo accennati o elusi, come Pascoli lettore e collaboratore dei giornali,un ambito - quello del giornalismo - di sicura pertinenza di D'Annunzio, il qualed'altra parte non manca di invadere a sua volta ambiti pascoliani, facendosi,con Francesca da Rimini, poeta dantesco e romagnolo.