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Le bambine dell'Avana non hanno paura di niente. Mercedes De Merlin, Renée Méndez Capote, Soledad Cruz raccontano la propria infanzia

Il Saggiatore

Traduzione di Mélaouah Y. e Rodríguez X.
Milano, 2006; br., pp. 415, cm 14,5x22.
(Terre. Idee).

collana: Terre. Idee

ISBN: 88-428-1342-7 - EAN13: 9788842813422

Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Extra Europa

Extra: Arte Centro & Mesoamericana

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.402 kg


Le autobiografie di tre straordinarie donne cubane che narrano la propria infanzia anticipano un racconto di Bianca Pitzorno: quattro sguardi su Cuba per comprendere una storia dell'isola non più secondo interpretazioni ideologiche, ma attraverso due secoli di lotta per la democrazia. La prima sezione del libro si deve alla penna della contessa Mercedes de Merlin, nata a Cuba nel 1789 e morta a Parigi nel 1852. L'isola è una colonia spagnola e la piccola viene affidata a una giovane bisnonna che l'alleva senza regole. La seconda autobiografia è di Renée Mendez Capote: nata nel 1901, la sua infanzia coincide con i primi anni di "pseudorepubblica" che seguono la guerra d'indipendenza. Soledad Cruz Guerra è invece una giornalista e scrittrice cubana nata nel 1952 da genitori poverissimi, che grazie al trionfo della rivoluzione può andare a scuola e all'università. Infine il racconto di Bianca Pitzorno sull'infanzia di oggi attraverso le voci delle bambine dell'Avana.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci