La trasformazione eterogenea in comunione d'azienda e in altre entità prive di continuità d'impresa
Cedam
Padova, 2010; ril., pp. 384, cm 17x24,5.
(Trattato di Diritto Commerciale e di Diritto Pubblico dell'Economia).
collana: Trattato di Diritto Commerciale e di Diritto Pubblico dell'Economia
ISBN: 88-13-30928-7
- EAN13: 9788813309282
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.72 kg
Il principio della conservazione e salvaguardia dell'attività d'impresa oggi sembra essere fortemente minacciato dalla presenza di trasformazioni eterogenee regressive in enti o meglio entità disciplinate da Libri del codice civile distinti da quello (Libro V) dedicato all'attività d'impresa. Ci si soffermerà pertanto sulle trasformazioni in associazioni non riconosciute, fondazioni e comunioni d'azienda e si cercherà di individuare se anche dopo la riforma debba essere assicurata la continuità dell'attività d'impresa, oppure se con la riforma si deve mutare visuale di osservazione. Altra problematica che si affronterà è quella collegata alla opposizione con conseguente sospensione degli effetti della trasformazione eterogenea,prevista dall'art. 2500 novies. I problemi connessi alla continuazione dell'attività di impresa, infatti, devono essere esaminati anche nel periodo che va dalla redazione dell'atto di trasformazione all'acquisto di piena efficacia dello stesso, dal momento che in tale lasso di tempo potrebbero essere adottate delle decisioni, da parte degli amministratori o della maggioranza assembleare contrastanti con la nuova forma che si è deciso di assumere. La continuità dell'attività d'impresa, pertanto, necessita di essere rivisitata alla luce delle rilevanti novità apportate di recente dal legislatore, precisando sin d'ora che stante l'assenza di pronunzie della Suprema Corte, la soluzione del problema risulta tutt'ora aperta.