Aristotele, Atene e le metamorfosi dell'idea democratica. Da Solone a Pericle (594-451 a.C.)
Edizioni Carocci
Roma, 2014; br., pp. 374, cm 15,5x22,5.
(Studi Storici Carocci).
collana: Studi Storici Carocci
ISBN: 88-430-5914-9
- EAN13: 9788843059140
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Europa
Extra: Antica Grecia
Testo in:
Peso: 0.53 kg
Nessuno più di Aristotele ha studiato la democrazia ateniese. Di quella che è stata la forma storica più rilevante dell'idea democratica Aristotele ha voluto comprendere l'evoluzione, la storia: perciò ha pensato il confronto, in prospettiva diacronica, delle manifestazioni dell'idea democratica che giudicava le più significative e intellegibili della storia ateniese. A guidare la ricerca aristotelica sulla democrazia ateniese è un assunto rilevante del suo pensiero politico: ogni costituzione (politeia, nel suo linguaggio) è conoscibile attraverso la concezione che esprime riguardo a "ciò che è giusto". È l'idea (eidos) della giustizia, anzi della giustizia come uguaglianza, a definire il carattere di un regime politico. Aristotele ha cercato l'idea democratica prioritariamente nella forma di volta in volta assunta dal dispositivo della cittadinanza. Nel caso della democrazia ateniese, l'evoluzione viene seguita dalla fase dell'emergenza dell'idea di cittadinanza democratica, agli inizi del VI secolo, fino a quando le regole stabilite rispetto alla definizione del gruppo dei cittadini e delle loro spettanze hanno ricevuto una forma stabile. Un ciclo compiutosi nel corso del secolo e mezzo che separa i provvedimenti adottati in materia di cittadinanza da Solone e da Pericle.