La seduzione della pazzia. Intuizioni rivoluzionarie nel mondo della psicosi
Astrolabio Ubaldini
Traduzione di Menzio A.
Roma, 1992; br., pp. 324, cm 21x15.
(Psiche e Coscienza).
collana: Psiche e Coscienza
ISBN: 88-340-1074-4
- EAN13: 9788834010747
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Peso: 0.478 kg
Nella ricerca sulla psicosi è rimasto a lungo ignorato un fenomeno basilare per comprendere l'essenza della patologia: l'autoguarigione. Ma se le esperienze di autoguarigione per definizione sfuggono alle documentazioni dei servizi psichiatrici, non mancano le memorie, i diari e altri materiali, narrazioni immediate e appassionanti di vicende che le persone hanno da sempre tentato di mantenere segrete, anche a se stesse, e che alcuni individui eccezionali hanno deciso di portare alla luce per testimoniare casi di passaggio spontaneo da una condizione di disturbo mentale a una condizione di salute mentale. Edward Podvoll, psichiatra e psicoterapeuta, parte proprio dall'analisi di quattro resoconti diretti di questo genere, scoprendo in essi le tracce di un fenomeno nuovo per la psicologia occidentale: i 'lampi di chiarezza mentale' e il loro ruolo cruciale sia nella costruzione della pazzia sia nella via che da questa può ricondurre alla salute. Questo libro si spinge fin dentro l'esperienza intima della malattia mentale per mettere in luce il sorprendente potenziale di guarigione che il malato può sviluppare all'interno di un ambiente familiare se seguito con un'assistenza di tipo domiciliare. Podvoll confuta l'opinione convenzionale secondo cui le persone che soffrono di gravi disturbi mentali non possono mai guarire del tutto: la guarigione può in alcuni casi avvenire nell'ambiente domestico o in un ambiente protetto, senza una dipendenza permanente da medicinali o psicofarmaci. Sulla base di queste convinzioni, e in collaborazione con altri colleghi della Naropa University, Podvoll ha dato vita nel 1981, in Colorado, al progetto Windhorse, la cui identità si situa nell'incontro tra il pensiero psichiatrico e psicoanalitico occidentale e la psicologia buddhista. L'idea alla base era quella di creare un ambiente protetto che potesse favorire il recupero e la guarigione della persona attraverso un accompagnamento alle attività domestiche, lo stabilirsi di sane relazioni interpersonali, il recupero progressivo di attività e ritmi giornalieri, oltre a frequenti sedute di psicoterapia, accompagnate da farmacoterapia durante le fasi acute. Oggi i centri Windhorse sono ampiamente diffusi negli Stati Uniti e in tutta Europa; dal 2009 fa parte di questa rete anche l'associazione italiana Accordo, che propone progetti individualizzati e integrati basati sulla relazione e la cura.