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Dove il pensiero esita. Gregory Bateson e il «doppio vincolo»

Ombre Corte Editore

Verona, 2009; br., pp. 170, cm 14x21.
(Culture).

collana: Culture

ISBN: 88-95366-30-1 - EAN13: 9788895366302

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.23 kg


Nel 1956, con il suo gruppo di ricerca composto da Don D. Jackson, Jay Haley e John H. Weakland, l'"etnologo" Gregory Bateson pubblica una teoria che rivoluzionerà il modo di concepire e di trattare la malattia mentale diventando un punto di riferimento del movimento antipsichiatrico e di un centro di ricerca tra i più fecondi del nostro tempo, il Mental Research Institute di Palo Alto -, ma la cui nozione centrale, il "doppio vincolo", mostrerà negli anni la propria efficacia in un numero sempre più ampio di campi del sapere: dalla teoria della comunicazione all'epistemologia, dalla sociologia alla pedagogia, dalla letteratura alla filosofia. Indispensabile per chiunque si proponga di riflettere approfonditamente sulla complessità di ciò che siamo e di quale sia il nostro presente, non è un caso che la nozione di doppio vincolo compaia in pagine importanti di autori come - per fare solo alcuni nomi - Pierre Bourdieu, Gilles Deleuze, Jacques Derrida. Nel ripercorrere la nascita e gli sviluppi di questo concetto, il libro mette in luce e illustra, oltre alle principali nozioni e connessioni, anche i punti critici che attraversano tutta la sua multiforme ricerca: dalle prime indagini etnografiche in Nuova Guinea fino alle riflessioni ecologiche degli ultimi anni, passando per l'esperienza cibernetica, gli studi sulla comunicazione umana e animale, il lavoro in campo psichiatrico.

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