Il patto col serpente. Paralipomeni di «La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica»
Adelphi
Milano, 2013; br., pp. 578, cm 13x22.
(Biblioteca Adelphi. 611).
collana: Biblioteca Adelphi
ISBN: 88-459-2821-7
- EAN13: 9788845928215
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.666 kg
Da quando, nel 1930, è uscito il libro più famoso di Praz, "La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica", l'intuizione critica che lo ispirava è quasi diventata un luogo comune: accade cioè che "chiunque si occupi delle origini della sensibilità moderna ne tiene conto, anche senza aver letto e compreso l'importanza di Praz. È il destino di coloro che hanno ovviamente ragione, ma nulla toglie al fatto che sono pochi i critici cui sia stata concessa un'idea così brillante" (Frank Kermode). E una necessaria integrazione di quell'opera capitale è "II patto col serpente", che svela sin dal titolo il suo cuore nero: come nel quadro di Hans Baldung Grien, assunto dallo stesso Praz a emblema del libro, il serpente tentatore è infatti l'immaginazione, che per il tramite di Eva (la sensibilità) corrompe Adamo (la volontà) svelandole zone più inconfessabili dell'anima e dando così libero corso alla malinconia, alla fantasticheria aberrante e mostruosa, alla perversione, alla nevrosi.