I granai del re. L'immagazzinamento centralizzato delle derrate a Creta tra il XV e il XIII secolo a.C
Il Poligrafo
Padova, 2009; br., pp. 436, ill. b/n, cm 14x21.
(Ricerche. 58).
collana: Ricerche
ISBN: 88-7115-665-X
- EAN13: 9788871156651
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità,Saggi Storici
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Nello studio delle antiche civiltà egee e di quelle del Vicino Oriente il controllo e l'accumulazione dei prodotti agricoli sono stati tradizionalmente considerati come elementi fondamentali per la comprensione del particolare "modo di produzione" legato a queste realtà. La fortuna "egea" del tema richiamato in questo articolato saggio è inoltre strettamente connessa all'isola di Creta: se l'esplorazione di Micene e di Tirinto, avviata da Schliemann nel 1876, non aveva tuttavia ancora prodotto una chiara evidenza dello stoccaggio centralizzato delle derrate, confortando in apparenza gli storici dell'economia che all'epoca descrivevano questo sistema nei termini di una "economia domestica" simile a quella dell'Europa feudale, il nuovo secolo avrebbe aperto inedite prospettive di ricerca a riguardo. Saranno, proprio nel 1900, gli scavi avviati da Evans nel sito cretese di Cnosso a dimostrare l'esistenza di una consistente organizzazione burocratica nell'isola e di un regime di scambi che l'antropologia economica di Polanyi avrebbe definito di "redistribuzione": tutto questo ponendo una notevole enfasi sull'importanza e sulla varietà delle pratiche di immagazzinamento dei prodotti agricoli e facendo leva sulla contemporanea decifrazione della scrittura Lineare B, che consentiva di accedere a nuovi documenti e di stabilire analogie sempre più forti tra Creta e i popoli orientali coevi. Un dibattito che ha largamente influenzato gli studi delle civiltà egee lungo il Novecento e che riveste tuttora un significato essenziale per la conoscenza del loro mondo.