Commento al «Cratilo» di Platone
Bompiani
A cura di M. Abbate.
Testo Italiano e Greco.
Milano, 2017; ril., pp. 736, cm 16x21,5.
(Il Pensiero Occidentale).
collana: Il Pensiero Occidentale
ISBN: 88-452-8382-8
- EAN13: 9788845283826
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Orientale & Indiana
Testo in:
Peso: 0.72 kg
Il "Commento al Cratilo" di Proclo è una raccolta di appunti o di estratti (probabilmente di un allievo) dalle lezioni che il filosofo neoplatonico tenne su questo articolato e complesso dialogo di Platone. Si tratta di un testo significativo per comprendere la concezione tardo-neoplatonica relativa alla natura dei nomi e del linguaggio nel suo insieme. In esso s'intrecciano considerazioni di vario genere, di carattere non solo "linguistico" e "etimologico", ma anche e soprattutto concezioni teologiche desunte dall'interpretazione dei teonimi. La riflessione sulla natura della realtà divina, nelle sue diverse articolazioni, è strettamente connessa in questo commentario a una ripresa e rielaborazione di arcaiche concezioni mitico-sacrali sulla natura dei nomi divini, cui fa eco un'ampia serie di riferimenti a quella particolare forma di "magia filosofica" nota come teurgia. In questo testo, la riflessione di natura logico-razionale sul linguaggio viene così a fondersi, in modo affascinante e suggestivo, con prospettive di matrice magica e mistica, anche attraverso una fitta serie di citazioni e rimandi agli oscuri versi degli "Oracoli Caldaici", considerati come il prodotto della diretta comunicazione divina.