Giovanni Vidari. Dal criticismo neokantiano al progetto di civiltà
Rubbettino Editore
Soveria Mannelli, 2007; br., pp. 176, ill., cm 14x21.
(Saggi).
collana: Saggi
ISBN: 88-498-1829-7
- EAN13: 9788849818291
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Il presente lavoro, frutto di una ricerca bibliografica condotta a livello nazionale, tende a portare alla luce il pensiero di Giovanni Vidari (Vigevano 1871-Torino 1931), tra i più importanti filosofi neokantiani italiani di fine secolo XIX. È un lavoro organico e sistematico di tutte le opere del Vidari, suddiviso nei tre aspetti che lo hanno contraddistinto (filosofico, pedagogico, storiografico). Tutta l'attività del Vidari è mirata alla realizzazione di un unico progetto: educare l'uomo. Fu un filosofo neocritico (quindi kantiano) dell'indirizzo costruttivo-sistematico. La sua attività fu riconosciuta - in vita - anche in America, ma l'egemonia idealista la emarginò. Ebbe il merito di aver discusso in senso critico alcuni problemi filosofici che l'empirismo dominante nella scuola herbartiana di allora e all'interno del positivismo si discutevano in modo acritico. In filosofia, dunque, fu contrario sia al positivismo che all'idealismo puro. Sostenne, sulle orme di Kant e Wundt, un'etica fondata su basi psico-lisiologiche e sociali e che chiamò "Metamorale". In pedagogia sostenne la distinzione fra l'elemento culturale, che studiò nelle sue lasi storiche, e quello etico, che studiò nei suoi elementi costitutivi e nei suoi vari gradi (istruzione, disciplina, incivilimento ecc.). In storiografia ebbe il merito di dare un principio etico al concetto della nazionalità, da lui elevata a elemento fondamentale.