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Lo statuto dell'illecito civile anticoncorrenziale tra giustizia compensativa e regolazione del mercato

ESI - Edizioni Scientifiche Italiane

Napoli, 2021; br., pp. 388, cm 17x24.
(Quaderni di "Studi Senesi". 8).

collana: Quaderni di "Studi Senesi"

ISBN: 88-495-4600-9 - EAN13: 9788849546002

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


La Direttiva 2014/104/UE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 3/2017, cristallizzando l'acquis comunitario sul punto, riconosce a chiunque abbia subito un danno causato da violazione degli articoli 101 e 102 TFUE il diritto al risarcimento. Il legislatore europeo detta le condizioni di esistenza della obbligazione risarcitoria, rinviando, per gli aspetti non regolati, al principio di autonomia procedurale, salvo il rispetto dei principi di effettività e di equivalenza. Il complesso normativo che ne risulta è un mosaico composito: gli articoli 101 e 102 TFUE, la Direttiva 2014/104/UE, il decreto legislativo 3/2017, i principi elaborati dalla Corte di Giustizia in materia, le norme italiane che compongono il sistema di responsabilità extracontrattuale. L'intersezione di fonti differenti - tale per cui la disciplina dell'illecito civile da danno anticoncorrenziale non può più essere ricostruita solo facendo riferimento al combinato disposto degli articoli 2598 e 2043 c.c. - provoca un arricchimento delle funzioni, che giustifica la ricerca. In particolare, il lavoro si propone di indagare secondo quale paradigma della responsabilità extracontrattuale operino i limiti al principio di autonomia procedurale e secondo quali logiche vadano ricostruite le norme volte a colmare le lacune di disciplina nell'illecito civile anticoncorrenziale. Il riconoscimento a chiunque sia stato danneggiato dalla condotta anticoncorrenziale del diritto al risarcimento del danno risponde ad una esigenza diversa da quella esclusivamente compensativa, perché il fine è anche quello di garantire la piena effettività delle norme a tutela del mercato concorrenziale. La ricerca mira a comprendere in che misura la logica regolatoria, condotta sulla base di modelli di ragionamento economici, possa combinarsi con la funzione compensativa del rimedio e a predisporre, nel caso di azioni civili anticoncorrenziali, norme ad hoc volte ad assicurare il raggiungimento dei due obiettivi. L'autore Giulia Puleio è dottoressa di ricerca in Scienze giuridiche, curriculum Diritto privato, presso l'Università di Pisa e l'Università di Brema.

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