Freud e Severino
Moretti & Vitali
Bergamo, 2009; br., pp. 100, cm 15x21,5.
(Il Tridente. Campus).
collana: Il Tridente. Campus
ISBN: 88-7186-432-8
- EAN13: 9788871864327
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Peso: 0.166 kg
Per Freud l'inconscio è "soprattutto fuori del tempo". Emanuele Severino definisce la propria filosofia come "la ricerca di quell'essere che è fuori del tempo". Freud ritiene che una riflessione sulla a-temporalità dell'inconscio, una sua "esatta valutazione filosofica", possa "aprire il varco verso le massime profondità", ed è questa la sua ultima parola sul tempo e sull'inconscio, il suo testamento spirituale. La filosofia di Severino sembra prestarsi proprio a questo scopo. Ma le due concezioni non sono affatto sovrapponibili. Né sarebbe sufficiente integrarle fra loro intendendo l'una come il complemento dell'altra. La possibilità più feconda è quella di confrontarle non solo per rilevarne identità e differenze ma per produrre fra loro una "reazione chimica", dalla quale scaturisca qualcosa di nuovo: di non riconducibile a nessuna di esse ma a una sintesi più ampia, in grado di comprenderle entrambe. Tali concezioni cioè possono illuminarsi a vicenda in quanto ciascuna illumina qualcosa di esclusivo dell'oggetto a cui si riferisce, che in entrambi i casi è la radice più profonda della vita. Ne risulta un saggio che si addentra effettivamente nel varco verso le massime profondità indicato da Freud che, oltre agli addetti ai lavori della psicoanalisi e della filosofia, "dice" qualcosa a chiunque sia sensibile alle tematiche culturali.