Patrimonio culturale e ordinamento pluralista
Giappichelli Editori
Torino, 2022; br., pp. 256, cm 17x24.
(Studi per un nuovo diritto amministrativo. Nuova serie).
collana: Studi per un nuovo diritto amministrativo. Nuova serie
ISBN: 88-921-2344-0
- EAN13: 9788892123441
Luoghi: Italia
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L'Italia possiede un ricchissimo patrimonio culturale. Il suo territorio è sparso di beni culturali, molti dei quali dichiarati patrimonio dell'umanità. Di ciò era consapevole anche il Costituente, che volle dedicare particolare attenzione al fenomeno culturale nel suo complesso, prevedendo al contempo la tutela e la promozione della cultura, come anche della ricerca (art. 9), nonché la protezione della libertà dell'arte, della scienza e del loro insegnamento (art. 33). Dalla lettura delle disposizioni costituzionali è possibile ritenere che il patrimonio culturale realizzi compiutamente il valore unitario della Nazione, identificando la "cultura italiana" attraverso i beni e le tradizioni storiche e sociali. I profili organizzativi assumono fondamentale rilievo perché non solo debbono garantire la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale ma anche la sua trasmissione e conservazione nell'interesse delle future generazioni. Funzioni che sono oggi svolte sia tramite le istituzioni pubbliche (anche con strumenti di cooperazione valorizzati dal principio di sussidiarietà "verticale") sia attraverso il coinvolgimento a vario titolo dei privati. A tal proposito, il Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004 ed il Codice dei contratti pubblici del 2016 accordano un ruolo rilevante ai privati, nella valorizzazione del patrimonio culturale, con varie tipologie di accordi e forme di partenariato.