Intraducibile perdono. Trent'anni in viaggio con
Roma, 2024; br., pp. 224.
ISBN: 88-9278-326-2
- EAN13: 9788892783263
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Nei suoi film e documentari, Paolo Quaregna ha spesso raccontato storie di popoli lontani per cultura e tradizioni. Fra questi, un posto privilegiato nel suo cuore e nei suoi interessi occupano certamente gli innu, gli anishnabeg e gli inuit del Québec, con i quali ha trascorso lunghi periodi di fratellanza. Affascinato dalla pratica nomade dei nativi canadesi, che se non trovano cibo (oggi lavoro) in un territorio si spostano in un altro senza per questo scacciare altri esseri viventi (umani e non), si è trovato a condividere la loro stessa filosofia, cercando altrove le sue narrazioni. All'inizio di questo libro si trova solo, di notte, ad affrontare una tempesta di neve per raggiungere i suoi amici autoctoni a Sept-Îles, nel gelido nord. È il 2020, e in un terreno vicino a Vancouver sono appena stati ritrovati i resti di 215 bambini. La notizia suscita sdegno e commozione in tutto il mondo, ma non sorprende né il regista italiano né i suoi amici del Québec. La scoperta della fossa comune, cui altre purtroppo seguiranno, è infatti solo la prova più macabra degli effetti del "neocolonialismo interno" operato dalle autorità canadesi per tutto il Novecento e risoltosi in un vero e proprio genocidio etnico e culturale. Nel 2008 il governo ha riconosciuto lo storico errore, formulando una tardiva quanto significativa richiesta di "perdono" e istituendo la Commissione verità e riconciliazione. Anche la Chiesa cattolica ha ammesso le proprie colpe, e la "visita penitenziale" di Papa Francesco del 2022 per incontrare le vittime delle politiche di assimilazione ne ha dato conferma. Quaregna ripercorre per noi questo cammino della memoria, che si intreccia sorprendentemente alla storia della sua famiglia: una rivelazione del motivo profondo della sua nomade ricerca e la ragione ultima di questo libro intenso e commovente.