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Diario giapponese. Immagini di oggi tra ieri e domani

Gangemi Editore

Testo Italiano e Inglese.
Roma, 2008; br., pp. 32, ill. b/n, cm 24x16,5.
(Arti Visive, Archeologia, Urbanistica).

collana: Arti Visive, Archeologia, Urbanistica

ISBN: 88-492-1477-4 - EAN13: 9788849214772

Soggetto: Collezioni,Fotografia

Luoghi: Extra Europa

Extra: Arte Orientale & Indiana

Testo in: testi in  inglese, italiano  testi in  inglese, italiano  

Peso: 0.1 kg


Andrea Quattrini ci propone il suo Giappone in trentadue immagini. Trentadue ritratti di un Giappone moderno in cui sono visibili tanto le tracce della perdurante tradizione che di una vivace innovazione. Sono tutte fotografie in bianco e nero che ignorano l'avvento del colore. La scelta di questo mezzo espressivo non è casuale, ma serve a sottolineare la coesistenza del passato e del futuro nel presente nipponico: una ragazza in kimono invia un SMS dal proprio cellulare, un uomo in abito tradizionale tira una carrozzella ma lo sfondo è quello dell'avveniristico Asahi Building. Io stesso ho sperimentato più volte lo stordimento del passaggio dal frastuono della città del 2000 alla tranquillità di un tempio antico senza allontanarmi dal centro di Tokyo o di attraversare in shinkansen la campagna assonnata. Quattrini coglie senza difficoltà le dissonanze di un Paese che non cessa di sorprendere. Punto di partenza dei suoi scatti è l'uomo. "Diario Giapponese" rivela la visione di un territorio "abitato". La sagoma di un pianista si riflette nella parete continua di un palazzo a vetri, così come la vita dei personaggi da lui ritratti si riflette nell'ambiente circostante. È come se l'autore stesso attraversando la lente dell'obiettivo intravedesse non solo il mondo esterno ma anche il proprio riflesso: il Giappone invita a questa introspezione perché rimanda immagini fuori dall'ordinario.
È un Paese in costante tensione fra passato e futuro: un passato che al tempo stesso è fardello e risorsa; un futuro che se da un lato spaventa dall'altro attrae. Il vecchio intento a leggere il giornale nel ryokan di famiglia ignora i neoimpiegati con la ventiquattrore in mano che affrettano il passo per le vie di Shinjuku . Non si tratta di stonature, ma di musica dodecafonica che supera le regole del sistema tonale a cui siamo abituati. Andrea Quattrini aiuta a cogliere il carattere universale di un mondo che è stato per troppo tempo considerato agli antipodi del nostro. Con queste foto il Giappone diventa all'improvviso - il tempo di uno scatto - molto più vicino.
Dalla presentazione di Umberto Vattani Presidente della Fondazione Italia Giappone Andrea Quattrini nasce nel 1967 a Roma, dove vive e lavora nel settore della comunicazione. La passione per la fotografia lo accompagna sin dall'adolescenza e il bianco e nero è il suo linguaggio. Attraverso questa tecnica interpreta l'uomo ed il mondo che lo circonda con una visione interiore e del tutto personale. Fotografo discreto e sensibile, ama usare l'obbiettivo come uno strumento di conoscenza di persone, luoghi e storie dal quotidiano. Le sue immagini sono caratterizzate da rigore, pulizia e accuratezza dei tagli. Lavora a progetti personali, realizzando mostre e pubblicazioni in Italia e all'estero. La fotografia è per lui comunicazione, creatività e lavoro manuale: utilizza macchine fotografiche prive di automatismi, sviluppa e stampa personalmente le sue immagini, potendo così intervenire anche sull'immagine finale. Il bianco e nero come istinto: "...qualcuno ha detto che i nostri sogni sono in bianco e nero e forse è proprio così...".

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