Gitanjali. Con
La Vita Felice
A cura di Rigon M.
Testo Italiano e Bengali.
Milano, 2020; br., pp. 367, cm 12x17.
(Labirinti. 84).
collana: Labirinti
ISBN: 88-9346-418-7
- EAN13: 9788893464185
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Gitanjali, che significa "offerta di canti", è una raccolta di poesie scritte originariamente in lingua bengalese, tra il 1906 e il 1910. Le liriche qui raccolte si rivolgono sempre a un destinatario preciso - ora chiamato "maestro", ora "signore", "re", "sole" e perfino "amico" -: dio. Il dio di Tagore, identificabile con Krishna fanciullo, tuttavia, è allegro, gioviale, perfino giocoso. A lui Tagore si rivolge con un tono confidenziale, tanto affettuoso da apparire simile a una relazione amorosa. Per quanto giochi e si faccia "desiderare", il dio presente nelle poesie di Gitanjali, però, non è mai un'entità indifferente e distante: si avvicina all'uomo, questa creatura transitoria e imperfetta, per offrire il suo amore; sorride al fianco del poeta, gli chiede di cantare, gli fa percepire la sua presenza e il rumore dei suoi passi. Nelle poesie del Gitanjali sono presenti, oltre al rapporto tra il dio e il poeta, anche temi più popolari: la siccità della terra, le miserie della gente bengalese, l'arretratezza culturale del Bengala.