La verità che noi siamo
De Piante Editore
Milano, 2022; br., pp. 266, cm 11x18,5.
(I solidi).
collana: I solidi
EAN13: 9791280362407
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.3 kg
La ragazza che a casa del "filosofo Lev Sestov, un Don Chisciotte dell'esplorazione metafi sica" è seduta sul divano, "immobile, ma con infinita grazia raccolta nella sua stessa immobilità" (così secondo Daniel Halévy, storico, amico di Charles Péguy e di Marcel Proust), si chiama Rachel Bespaloff , è nata in Bulgaria, ha studiato a Ginevra, si è trasferita a Parigi qualche anno prima, è il 1925. Gli incontri con Sestov risvegliano il genio filosofico della giovane donna, che osa opporsi a Edmund Husserl e legge, con particolare talento, Heidegger. "Audace architetto, Heidegger osa costruire il suo universo fondandolo sull'angoscia; ma Sestov, profeta e mistico, usa l'angoscia come dinamite per far saltare il mondo che abbiamo edificato", scrive a Benjamin Fondane, pensatore e poeta dai toni radicali, cruenti agli occhi di chi vuole conciliare necessità e ribellione, il ragionevole e il reprobo. Proprio il carteggio con Sestov e Fondane, ricco di vertigini filosofi che, ci permette di ricostruire le origini del pensiero della Bespaloff , intellettuale in lotta, alla ricerca vorace del vero, riconosciuta, insieme Simone Weil e Hannah Arendt, tra le figure ineluttabili del pensiero europeo. È il libro perfetto per chi ama i pensieri forti, non concilianti, e vuole scoprire la figura di una donna pensatrice sorprendente, indomabile.