Lo studiolo di Federico da Montefeltro
Motta 24 ore Cultura
A cura di G. Benazzi.
Traduzione di Paolieri Savorelli A.
Volume 1: Il Palazzo Ducale di Gubbio e il restauro del suo studiolo - Volume 2: Le tarsie rinascimentali e il restauro dello studiolo di Gubbio.
Milano, 2008; 2 voll., ril. in cofanetto, pp. XXIV-478, ill. b/n e col., cm 23,5x30,5.
ISBN: 88-7179-562-8
- EAN13: 9788871795621
Soggetto: Città,Pittura,Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Umbria e Marche
Testo in:
Peso: 3.323 kg
La pubblicazione, in due volumi, è una presentazione approfondita dello studiolo di Gubbio, il capolavoro di arte lignea rinascimentale italiana che è stato rimontato al Metropolitan Museum of Art nel 1996. Questo piccolo studio privato, che misura 5,13 x 3,81 metri, è prezioso non soltanto per la bellezza delle sue tarsie prospettiche, che rappresentano una straordinaria realizzazione illusionistica, ma anche per i suoi importanti collegamenti storici. I suoi pannelli intarsiati, commissionati da Federico da Montefeltro, uno dei più potenti condottieri italiani del XV secolo, mostrano un assortimento stupefacente di pezzi dell'armatura del duca e stemmi che alludono al suo valore militare e al suo abile e saggio governo, unitamente a strumenti musicali e scientifici e a libri, che ne attestano l'amore per la cultura. Questa miniera di tesori umanistici, "riposti" su scansie dietro porte a grata semiaperte, è resa con mirabile padronanza delle leggi della prospettiva. Gli oggetti raffigurati e le ombre che danno loro volume sono composti da migliaia di frammenti e schegge di diverse varietà di legni, ognuno dei quali è inserito al suo posto con precisione straordinaria. Dopo un decennio di trattamenti conservativi, lo studiolo è tornato al suo splendore originario di affascinante ambiente rinascimentale, eguagliato soltanto da un'altra stanza dello stesso tipo, di poco precedente, commissionata da Federico da Montefeltro per il suo palazzo di Urbino, dove tuttora si trova.