Rotary International, a «Brotherhood of leadership». Il caso italiano tra fascismo e primi passi della Repubblica
Edizioni Carocci
Roma, 2006; br., pp. 400, cm 15x22.
(Dip. discipline storiche. Univ. Bologna. 7).
collana: Dip. discipline storiche. Univ. Bologna
ISBN: 88-430-4187-8
- EAN13: 9788843041879
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.46 kg
La storia del Rotary in Italia, dalle origini agli anni Venti-Trenta del Novecento fino alla rinascita dei club nel secondo dopoguerra, condensa e riflette ambiti e problematiche dal respiro ben più ampio, meritevoli d'attenzione nella prospettiva più generale della storia italiana nel periodo considerato. Tra la costituzione del "distretto" nel 1925 e il suo scioglimento nel 1938, il tentativo di convivenza col regime fascista è intessuto di compromessi e di finzioni: l'analisi dell'attività dei club e dei suoi rappresentanti conferma, infatti, che le iniziali convergenze con il fascismo non potevano che essere occasionali (quantunque importanti su alcuni punti e in certi momenti) ma che uno scontro fra le due parti sarebbe stato inevitabile, così come in effetti avvenne. Nel secondo dopoguerra l'evoluzione del Rotary nel nostro paese procede di pari passo con il mutare del quadro politico di riferimento. La vita dei club italiani assume infatti un andamento molto più tranquillo e produttivo mentre le attività promosse dall'associazione - venuta a cadere l'esigenza di difendere la propria autonomia dal potere politico - sono meno orientate ad "apparire" e più a "costruire"; così come muta la composizione sociale dei club i quali, diramandosi sul territorio italiano in modo più uniforme e comprendendo anche i centri minori - purché fortemente integrati nel tessuto produttivo nazionale - portano a una graduale ma sensibile democratizzazione del Rotary.