Tempo di vivere, tempo di morire
Traduzione di Pocar E.
Vicenza, 2017; br., pp. 384, cm 12x18.
(Biblioteca).
collana: Biblioteca
ISBN: 88-545-1168-4
- EAN13: 9788854511682
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.36 kg
Russia, Seconda guerra mondiale. Ernst Graeber torna a casa. Dopo due anni di combattimenti ininterrotti, il suo reggimento è finalmente in licenza. Torna con tante domande e speranze in testa. Le domande vanno alla guerra. Per chi combattono adesso i soldati tedeschi? Per le SS, per la Gestapo, per i bugiardi e gli imbroglioni? Perché fanatici e assassini possano rimanere ancora un anno al potere? I russi avanzano e la guerra è ormai persa. Una guerra che li ha tenuti isolati in una condizione spaventosa, disumana e ridicola. Le speranze vanno alla casa. Alla colazione, che sua madre preparerà come al solito, stendendo una tovaglia a scacchi bianchi e azzurri e servendo in tavola miele, panini e latte caldo insieme col caffè. Al sole, che d'estate illumina i gerani sul davanzale. Quando finalmente giunge a Warden, tuttavia, niente è come Graeber ha immaginato. Dove un tempo c'erano file di case di legno dai tetti aguzzi si erge ora un groviglio di travi carbonizzate, resti di muri e mucchi di pietre sopra i quali stagna un fumo biancastro. La casa è stata rasa al suolo, i genitori dispersi. L'unico fiore che risplende in quella devastazione è Elisabeth Kruse, la ragazza che conosceva da bambino. È diventata una donna dalla bellezza irresistibile, Elisabeth, con gli occhi scuri e i capelli color mogano che le scendono sulle spalle in un'onda inquieta. Ha, però, un velo di malinconia nello sguardo. Suo padre, il primario Kruse, è stato denunciato e da quattro mesi è rinchiuso in un campo di concentramento, ed Elisabeth vive una coabitazione forzata con la signora Lieser, una fervente nazista che la tiene prigioniera nella sua stessa casa. Che cosa fare per liberarla? Che cosa fare per ritrovare i genitori e per ridare dignità a una patria umiliata da schiavitù e stragi, dalla totale mancanza di umanità?