La Chiesa cattolica e lo stato italiano. Dalla formazione del potere temporale alla revisione dei Patti Lateranensi
Chieti, 2020; br., pp. 288.
(I Diamanti. 29).
collana: I Diamanti
ISBN: 88-3305-198-6
- EAN13: 9788833051987
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.63 kg
Roma. I primi cristiani diventano sempre più numerosi grazie all'insegnamento rivoluzionario del Vangeli e all'azione di san Pietro e di san Paolo. Un culto che sembrava settario si afferma ben presto come religione monoteista avente salde basi spirituali, morali e sociali. Nel corso dei secoli alla Chiesa cattolica vengono conferite estese proprietà fondiarie da parte di imperatori, re, principi, conti e fedeli privati: è uno Stato temporale retto da Papi. Seppur molto attivi in campo religioso e caritatevole, questi ultimi si atteggiarono al contempo a vere e proprie maestà dei regni occupati, difendendoli dagli attacchi esterni con ferro e fuoco. Negli anni in cui più forte si fa l'anelito all'Unità, in testa a tutti gli Stati è il Regno di Piemonte, ove la parte politicamente più attiva è quella dei liberali, spesso massoni, che desiderano pari dignità per tutti i culti e la distinzione tra Stato italiano e Chiesa. Allo Stato Piemontese prima e allo Stato Italiano poi, sembra più funzionale a quell'obiettivo l'introduzione delle cosiddette "Leggi eversive", che di fatto espropriano monasteri, conventi, chiese, dipinti, sculture, librerie, proprietà fondiarie, beni mobili e impongono la carcerazione di sacerdoti o pongono ostacoli alla nomina dei vescovi in varie diocesi. I contrasti si acuiscono dando luogo alla "Questione romana", che né Cavour, D'Azeglio o gli altri statisti riescono a risolvere. Solo nel 1929 Pio IX e Mussolini vi mettono la parola fine con la firma del Concordato e dei Patti Lateranensi, in seguito inseriti nella Costituzione della Repubblica Italiana e successivamente rivisti a opera di Bettino Craxi. Il volume presenta inoltre una congrua raccolta di documenti ufficiali, quali i discorsi di Cavour in Parlamento, le lettere diplomatiche a Pio IX, i messaggi di Mazzini ai giovani, le trattative di don Bosco riguardo le nomine dei vescovi e i discorsi di Crispi.