Agli albori delle democrazie moderne. Filippo Mazzei (1730-1816)
Edizioni di Storia e Letteratura
A cura di Pasta R.
Roma, 2018; br., pp. VI-232.
(Biblioteca del XVIII Secolo. 33).
collana: Biblioteca del XVIII Secolo.
ISBN: 88-9359-149-9
- EAN13: 9788893591492
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1.23 kg
Personalità poliedrica, mercante e memorialista, Filippo Mazzei rappresenta un tramite essenziale tra età delle riforme e delle rivoluzioni del tardo Settecento e l'Ottocento italiano. La sua figura è qui indagata in dieci saggi che ne illustrano le funzioni di mediatore culturale e politico tra le due sponde dell'Atlantico e in Polonia, scandite fra la partecipazione diretta alla Rivoluzione americana e la radicalizzazione sociale e ideologica della Rivoluzione francese. A Parigi ebbe compiti d'informazione al servizio di Stanislao Augusto Poniatowski, re di Polonia, in una fase delicatissima per la storia del paese, e, agli inizi degli anni Ottanta, era tornato nella patria d'origine - la Toscana - dove riportò le novità americane al granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena, dal 1790 imperatore Leopoldo II. I contributi raccolti delincano il quadro internazionale della vicenda cosmopolita di Mazzei, i rapporti con figure e circoli eminenti della Francia prerivoluzionaria, gli interventi sulla stampa periodica e l'opera di difesa e propaganda della società americana svolta nei quattro volumi delle "Recherches historiques et politiques sur les États-Unis de l'Amérique septentrionale" del 1788, cui contribuirono Thomas Jefferson e Condorcet. Ne risultano valorizzati molti aspetti meno noti dell'attività di Mazzei, quali i legami con la massoneria, l'apporto critico al dibattito sull'abolizione della schiavitù e la riflessione su moneta, finanze e credito al chiudersi del XVIII secolo.