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Mar del Plata. Alfonsina Storni

Il Mulino

Bologna, 2022; br., pp. 216, cm 12x24.
(Ist. Italo. latino americano).

collana: Ist. Italo. latino americano

ISBN: 88-15-29818-5 - EAN13: 9788815298188

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Extra Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


L'Argentina dei primi decenni del Novecento si avvantaggia delle massicce esportazioni di grano ai contingenti in arme della prima guerra mondiale. Il benessere, correlato con le istanze dei diritti civili ed egalitari fra uomo e donna, adombra un costume borghese, il cui prototipo è quello descritto nella Comédie humaine da Honoré de Balzac. Parigi è la capitale delle avanguardie artistiche, letterarie e l'approdo mimetico dei terratenientes rioplatensi. In questa temperie culturale si delinea la personalità di Alfonsina Storni, una donna dall'aspetto minuto e pensoso, che dà voce alle altre donne, che si emancipano dal patriarcato dei loro paesi di origine, prevalentemente euro-mediterranei. A fianco di Gabriela Mistral, Juana de Ibarbourou e Juana de Asbaje, Alfonsina Storni si impone nel dibattito politico nazionale, nell'intento di conseguire a livello normativo il riconoscimento degli apporti creativi realizzati dalle donne nel sistema occupazionale e nella vicenda familiare. La scrittrice argentina, dalle pagine delle riviste letterarie e soprattutto dagli scritti su «La Nación», si promette di promuovere forme razionali di pensiero e giudiziosi criteri di comportamento da parte delle giovani generazioni di donne, che possono fare affidamento sull'autostima per una migliore riuscita nell'interazione sociale. Essa è l'esponente più criteriata del femminismo nella sua estrinsecazione di movimento ideologico con prospettive politiche di valenza universale. Nata il 29 maggio del 1892 a Sala Capriasca della Svizzera italiana, delusa dal corso degli eventi e provata dai mali fisici, alla fine dei suoi giorni scrive da una solitaria pensione di Mar del Plata un sonetto dal titolo Voy a dormir. La notte di lunedì 24 ottobre 1938, facendo il percorso inverso a quello dell'immigrazione, si abbandona alle onde dell'Oceano. Il suo corpo viene ricuperato martedì 25 ottobre 1938.

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