Parole cose persone. Il realismo modernista di Tozzi
Fabrizio Serra Editore
Pisa, 2009; ril., pp. 156, cm 17,5x25.
(Teoria letteraria,critica e analisi test. 8).
collana: Teoria letteraria,critica e analisi test
ISBN: 88-6227-217-0
- EAN13: 9788862272179
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.56 kg
I narratori più rappresentativi del realismo modernista sono Pirandello, Tozzi e Svevo. A loro si devono innanzi tutto la ricostruzione e il rinnovamento di due generi - la novella e il romanzo - messi al bando dalle avanguardie primonovecentesche. Tozzi esordisce nel genere romanzo nel 1919 con "Con gli occhi chiusi" che, insieme alla "Coscienza di Zeno", è il grande capolavoro del realismo modernista. Nonostante le diverse formazioni culturali, tutti e tre gli autori sono impegnati nello stesso progetto: ridare senso alla forma-romanzo (e alla forma-novella), facendone lo strumento di rappresentazione dei conflitti della modernità, del nuovo rapporto tra io e mondo, delle angosce del presente. E l'autore senese è quello che incarna più pienamente lo spirito autentico del realismo modernista: lo incarna tanto come romanziere quanto come autore di novelle, un genere al quale, a partire anche in questo caso dagli anni della guerra, Tozzi ha dato un gran numero di piccoli capolavori ancora poco conosciuti; capolavori paragonabili per forza espressiva ai più celebrati racconti di Pirandello, ma di quelli tanto più amari e desolati.