Alessandro Farnese. Un grande condottiero in miniatura. Il Duca di Parma e Piacenza ritratto da Jean de Saive
Traduzione di Suzanne M.
Testo Italiano e Inglese.
Foligno, 2020; br., pp. 62, ill. col., cm 21x29,5.
ISBN: 88-99680-28-0
- EAN13: 9788899680282
Soggetto: Opere d'Arte,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.31 kg
«Come accade a chi fa ricerca sul campo, questo libro è nato da due incontri fortuiti: quello con un ritratto a figura intera di Alessandro Farnese e dopo poco quello con il suo minuscolo volto - quasi una miniatura - che è qui in copertina. Entrambe le opere, in collezioni private, sono state attribuite da chi scrive a Jean de Saive (Namur, 1540-1611). Il ritrovamento di due immagini così potenti dello stesso personaggio, e così chiaramente nate dalla stessa ispirazione e dalla stessa mano, ha spinto chi scrive a lavorare sia sul profilo di Alessandro Farnese sia sulla figura di Jean de Saive, un artista che di fatto è un Carneade per gli studi italiani. È da questa ricerca che sono scaturite la riqualificazione e l'attribuzione al pittore di Namur di un'altra versione del ritratto a figura intera del Farnese del Museo Stibbert, e una lettura aggiornata della versione più tarda, ma firmata e datata 1585, della Galleria Nazionale di Parma. Confrontandoci con l'amico Michele Sesta è poi emersa l'esigenza di riunire una prima campionatura delle immagini di Alessandro Farnese, ed è per questo che abbiamo corredato il mio saggio con un repertorio iconografico sul generale e politico italiano: per quanto io ne sappia è il primo mai tentato. Altri ritrovamenti sono nel frattempo giunti, e se ne darà conto in uno studio più organico che è in preparazione. Nel frattempo si è risvegliato l'interesse per Alessandro Farnese, oso credere anche per merito di questo nostro piccolo libro del 2016. Abbiamo perciò ritenuto che fosse utile rimetterlo in circolazione, e non solo per dargli un riscontro pubblico più ampio di quello possibile per il catalogo di una galleria, ma perché riteniamo che sia ancora necessario ampliare, anche sulla base di quanto abbiamo fatto noi, il dibattito su uno dei personaggi più rappresentativi e intensi dell'aristocrazia europea sul finire del Cinquecento. Desideriamo esprimere qui la nostra gratitudine nei confronti di Pietro Casella, fondatore e artefice di Formec Biffi, e del Direttore artistico della Galleria Biffi Arte di Piacenza, Architetto Carlo Scagnelli, per essere stati così cortesi da autorizzare la ristampa di questo volume. La ristampa che qui si licenzia è identica alla prima edizione, fatta salva la correzione di minori refusi e la rinnovata veste editoriale.»