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Orbis in urbe. Fenomeni migratori nella Roma Imperiale

Quasar

Roma, 2005; br., pp. 106, ill. b/n, cm 17x24.
(Vita e Costumi dei Romani Antichi. 26).

collana: Vita e Costumi dei Romani Antichi

ISBN: 88-7140-289-8 - EAN13: 9788871402895

Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Saggi e Studi sull'antichità,Società e Tradizioni

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Luoghi: Roma

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.34 kg


Orbis in urbe è uno studio articolato in sezioni che inquadrano e intendono chiarire questioni di carattere generale relative all'arrivo di stranieri e alla loro organizzazione in comunità nella città di Roma in età imperiale (dal principato augusteo fino alla fine della dinastia severiana). Si è quindi scelto di corredare le singole sezioni di esempi il più possibile indicativi, senza tuttavia entrare nel merito della vita delle singole comunità straniere, che si auspica possano ottenere presto una trattazione specifica. L'arco cronologico prescelto è d'altronde sufficientemente ampio da non consentire un'ulteriore estensione ai secoli successivi, nei quali tra l'altro la consistenza e le forme della presenza di stranieri nella capitale presentano caratteristiche non assimilabili con le precedenti.

Nella prima sezione (Un'introduzione al tema) si indaga cosa significasse essere straniero a Roma e come la definizione di straniero si sia modificata nel passaggio tra la tarda epoca repubblicana e gli inizi del III secolo, quando l'imperatore Caracalla concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell'impero (Una condizione dinamica. Una definizione dinamica). A tale scopo si passano in rassegna le fonti a disposizione per studiare la composizione etnica della metropoli imperiale e gli indizi per riconoscere gli stranieri (Le fonti e gli indizi). Ci si confronta dunque con le cifre (Preliminari demografici): il numero degli stranieri e la sua significatività vanno infatti considerati in relazione al numero complessivo degli abitanti dell'impero nei primi due secoli dell'epoca imperiale, secondo quelli che sono i calcoli più recenti e attendibili. Per cercare di capire infine quale fosse l'atteggiamento nei confronti degli stranieri, si considerano gli attributi usati dai Romani per indicare le diverse nazionalità e i pregiudizi nutriti nei confronti di alcune in particolare, attraverso il loro riflesso letterario (Integrazione o discriminazione?).
Nella seconda sezione (Venire a Roma) si discutono questioni diverse, legate alle forme, alla quantità, alle ragioni dell'arrivo di stranieri a Roma: la differenza tra i vari tipi di immigrazione (Immigrazione stanziale/temporanea); la consistenza e la periodicità dell'afflusso (Dati quantitativi); lo stato giuridico, il sesso, l'età, i rapporti familiari (Stato giuridico dei migranti); le motivazioni per lo spostamento degli stranieri verso Roma (Categorie di migranti; ragioni della scelta); le modalità di arrivo e le opportunità di alloggio (Come arrivare; dove alloggiare).
Nella terza sezione (Vivere a Roma) si parla di come gli stranieri abbiano avuto la possibilità di preservare o rimuovere un'identità attraverso gli spazi e i luoghi di abitazione, d'incontro, di esercizio delle professioni, dell'organizzazione sociale (Quartieri di abitazione ed esercizio della professione. Spazi e modi d'incontro: l'associazionismo), la lingua, l'onomastica e altro (Preservare o trascurare un'identità); le pratiche cultuali (Culti stranieri).
Nell'ultima sezione (Soldati) si concentra l'attenzione sulla popolazione militare di Roma, composta in prevalenza di italici e provinciali, che in tempi e con modalità diverse rappresentò una componente specifica e una percentuale significativa della società urbana (Militare e straniero). Le caratteristiche della presenza dei soldati stranieri a Roma vengono analizzate secondo alcuni dei parametri illustrati nelle sezioni precedenti e attraverso alcuni profili di soldati (Corpi di appartenenza e aree di provenienza. Condizioni di servizio e status giuridico; alloggio e servizio. Preservare un'identità? Dopo il congedo).



Sommario: Premessa; Orbis in urbe: un'introduzione al tema: Una condizione dinamica. Una definizione dinamica. Le fonti e gli indizi. Preliminari demografici. Integrazione o discriminazione?; venire a Roma: Immigrazione stanziale/temporanea. Dati quantitativi. Stato giuridico dei migranti. Categorie di migranti; ragioni della scelta: - Formazione. - Carriera politica o militare. - Rappresentanza. - Esuli, ostaggi e prigionieri di guerra. - Attività professionali (medici, commercianti, artigiani, gente di spettacolo). - Ricongiungimenti familiari. Come arrivare; dove alloggiare. Vivere a Roma: Quartieri di abitazione ed esercizio della professione. Preservare o trascurare un'identità: - 'Identità etnica'. - Lingue e linguaggi. Spazi e modi d'incontro: l'associazionismo: - Stationes e associazioni commerciali. - Altre associazioni professionali. Culti stranieri. Soldati: Militare e straniero. Corpi di appartenenza e aree di provenienza. Condizioni di servizio e status giuridico; alloggio e servizio. Preservare un'identità? Dopo il congedo. Abbreviazioni Bibliografiche.

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