Quel che resta di Reggio Emilia. Storie di reggiani e malfattori
Socialmente
Granarolo dell'Emilia, 2023; br., pp. 312, cm 14x21.
(Saggi, Materiali e Memorie).
collana: Saggi, Materiali e Memorie
ISBN: 88-97992-53-6
- EAN13: 9788897992530
Luoghi: Emilia Romagna
Testo in:
Peso: 0.38 kg
Dodici lettere per ricostruire, senza sconti, le ragioni del radicamento della 'ndrangheta a Reggio Emilia, un'appassionata orazione civile per evitare gli errori del passato. Cosa c'entra la mafia con i furti? La rete criminale a Reggio Emilia nasce ai tempi del primo mercato illegale dell'eroina. La malavita locale di ladruncoli e sfruttatori di prostitute è diventata un grande mondo sotterraneo con i mafiosi al centro, diventati ricchi e imprenditori, nell'edilizia e nei trasporti, attirando anche altri imprenditori con le fatture false mentre lo Stato è rimasto silenzioso, fino a quando un gruppo di suoi dirigenti approdati in Emilia ed a Reggio ha sollevato il velo: la malavita organizzata vive in mezzo a noi. Nonostante i processi la gente non riesce a collegare la mafia alla criminalità comune che offre ai narcotrafficanti una platea di consumatori disponibili. I partiti vivendo quasi solo di sfide elettorali trascurano la vita quotidiana di tanti cittadini che sono schiacciati dalle preoccupazioni. Le insicurezze, da quella per i furti a quelle economiche fiaccano il morale, ma non dobbiamo arrenderci: una vita migliore, senza l'oppressione delle mafie, è possibile.