Giovan Battista Manso e la cultura letteraria a Napoli nel primo Seicento. Tasso, Marino, gli Oziosi
(in ristampa)
I Libri di Emil
Bologna, 2015; br., pp. 252.
(Biblioteca del Rinascimento e del Barocco. 9).
collana: Biblioteca del Rinascimento e del Barocco
ISBN: 88-6680-163-1
- EAN13: 9788866801634
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 1.21 kg
Giovan Battista Manso è stata una figura centrale all'interno del contesto culturale napoletano tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, noto alle cronache letterarie per essere stato amico e protettore dei due maggiori poeti italiani attivi in quegli anni, Torquato Tasso e Giovan Battista Marino, dei quali divenne biografo. La parabola del Manso è qui ripercorsa nella sua estensione e complessità, facendo luce sugli aspetti di maggiore interesse, dalle ampie relazioni intessute con scrittori di varia estrazione (oltre ai già nominati Tasso e Marino, Basile, Pignatelli, Beni, Galilei, Grillo, Loredano, Imperiale, Milton) al fondamentale ruolo svolto, in qualità di principe, nel sodalizio meridionale di primo Seicento più prestigioso e autorevole, l'Accademia degli Oziosi. Si è inteso poi vagliare capillarmente la sua attività letteraria, focalizzandosi tanto sulle opere più note e celebrate, come la Vita di Torquato Tasso, quanto su quelle in ombra, i dodici dialoghi dell'Erocallia, otto dei quali impreziositi dagli argomenti del Marino, e le Poesie nomiche, silloge che impone una lettura del "canzoniere" in direzione etico-morale, deviando così dalle formule più consuete della lirica post-mariniana. Collateralmente all'indagine condotta sulla vita e sugli scritti del Manso, nelle tre sezioni di cui si compone il volume si è tracciato un percorso attraverso alcuni aspetti della letteratura napoletana della prima metà del secolo XVII.