Conversazione con Romano Prodi e Jacques Delors. Dieci anni con l'euro in tasca
Aliberti Edizioni
Reggio Emilia, 2011; br., pp. 189, cm 14x20.
ISBN: 88-7424-854-7
- EAN13: 9788874248544
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Peso: 0.253 kg
Il sogno di grandi uomini, realizzato per disinnescare le cause dei sanguinosi conflitti che straziarono il Vecchio continente per molti secoli della sua storia. Un imperativo morale per instillare germi di un comune sentire tra popoli troppo vicini e troppo stretti per non intrecciarsi reciprocamente. Un progetto per lanciare l'Europa nello scenario ampio del mondo globale. Con queste premesse, esattamente dieci anni fa - il primo gennaio 2002 - si materializzò nelle tasche di trecento milioni di europei un oggetto misterioso chiamato euro. Molti l'accolsero come la panacea di tutti i mali, altri come una sorta di inesorabile punizione divina. Che ci abbia fatto del bene o del male è tuttora questione controversa, nell'opinione pubblica europea e in quella italiana in particolare. Ma la drammaticità degli scenari che abbiamo di fronte, ora che lo tsunami finanziario mondiale rischia di mandarlo in pezzi, ci costringe a una riflessione più profonda. Come è nato e perché? Come ha inciso sulla nostra vita giorno per giorno? Come ha modificato usi e costumi di ogni cittadino e di ogni Paese? Insomma, ha fatto il suo dovere e quindi vai la pena di salvarlo? Per Romano Prodi e Jacques Delors la questione non è nemmeno in discussione. Nel loro bilancio, fra aspettative e risultati, errori e omissioni, il dibattito di questi giorni è solo cronaca. La storia, invece, si può rallentare, forse sospendere, ma non si può fermare. L'euro vivrà.