Studi sui processi formativi dell'edilizia genovese
Rinaldo Semino - Figoli M. Giovanna
Alinea Editrice
Firenze, 2005; br., pp. 168, ill. b/n, 8 tavv. b/n, cm 22x22.
(Studi e documenti di architettura. S. S. 24).
(Studi e Documenti di Architettura. Collana diretta da Giancarlo Cataldi. 24).
collana: Studi e documenti di architettura. S. S
ISBN: 88-8125-867-6 - EAN13: 9788881258673
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: Nessun Periodo
Luoghi: Liguria
Testo in:
Peso: 1.26 kg
Genova è ancora una riserva, una miniera per la ricerca. E' necessario ancora approfondire lo studio sulla evoluzione e sulle caratteristiche di adattamento alla morfologia territoriale nonostante il rigido e programmatico concetto edilizio che è durato nel tempo fino all'inizio del XX secolo. La ristampa, riveduta in alcune sue parti, è dedicata agli studenti affinché approfondiscano la conoscenza e la meditazione sull'architettura. Vorremmo che l'intenzione non andasse perduta in quanto, se molti studiosi si sono dedicati con merito alla storia della città, pochi hanno esplorato il terreno infido, perché apparentemente mai certo, del comportamento edilizio, che è sempre fedele a se stesso ma che non si manifesta così palesemente quanto un documento scritto o una scoperta di reperti ben conservati. Le parziali ma metodiche e continue modifiche del "concetto di tipo", sono all'interno dello stesso organismo architettonico. è necessario sintetizzarle con ordine, sempre e comunque. Ogni epoca ne lascia testimonianza reale, non sempre registrata in documenti, ma verificabile dal confronto con altre realtà di aree culturalmente omogenee, o di cultura diversa ma coeve, tenendo conto delle regole. Ed è per la conoscenza delle regole, che comunque sempre l'Architettura impone, che riteniamo la presente pubblicazione particolarmente adatta agli studenti della facoltà, ma anche a chi fa della ricerca una ragione di vita dignitosa. Lo studio parte dall'analisi dei sistemi edilizi nella città antica, per evidenziarne le costanti e le differenze, rivelatrici di interventi di epoche diverse. Così è stato possibile ipotizzare il riconoscimento di un primo impianto romano, nella zona di S.Lorenzo, e le successive fasi di ampliamento e di sviluppo tenendo conto delle avvenute modificazioni dei tessuti , conseguenti ai mutamenti politici, sociali, economici e quindi culturali, che nel tempo sempre si sono manifestati e che ancora sono determinanti. La seconda parte mette in evidenza, a scala ravvicinata, i comportamenti delle strutture edilizie in epoca medioevale, relazionandole con la morfologia del terreno. Le ricche esemplificazioni di realtà minori ancora presenti sull'area territoriale di cultura genovese, e per questo meglio conservate in quanto non modificate troppo nel tempo, hanno confermato l'ipotesi di partenza oltre che fornire un valido repertorio di riferimento. Crediamo che molto si debba ancora dire sull'argomento. Nostra intenzione è quella di riproporre il tema che più amiamo: la conoscenza della città attraverso l'analisi delle diverse scale della sua architettura, partenza irrinunciabile per qualsiasi pensiero progettuale.
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