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Il cammino della speranza. L'emigrazione clandestina degli italiani nel secondo dopoguerra

Giulio Einaudi Editore

Torino, 2009; ril., pp. XIX-435, ill., cm 14,5x22,5.
(Einaudi. Storia. 27).

collana: Einaudi. Storia

ISBN: 88-06-19629-4 - EAN13: 9788806196295

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.568 kg


Nel secondo dopoguerra il ritorno dell'Italia alla tradizionale libertà d'emigrazione, la ricostruzione economica europea e l'avvento in Occidente di democrazie più compiute sembrarono promettere un'epoca di liberi flussi migratori. Nella realtà tutto andò diversamente: la necessità di lavoratori stranieri fu a lungo limitata e le politiche migratorie internazionali rimasero restrittive e inefficienti. Di conseguenza, in decenni in cui l'Italia era il principale serbatoio europeo di manodopera, l'espatrio illegale divenne un fenomeno vasto e diffuso in tutta la penisola. Solo una piccola porzione dei clandestini italiani era mossa da ragioni giudiziarie o politiche. La maggioranza era composta da lavoratori, uomini, donne e bambini che quasi in nulla si distinguevano dai connazionali più fortunati che riuscivano ad emigrare nel rispetto della legge. Dopo avere attraversato i confini stranieri spesso al prezzo della vita, molti furono "sanati" ed equiparati agli immigrati regolari, ma quasi tutti vissero a lungo nell'illegalità sperimentando sfruttamento e precarietà. Molti si rassegnarono a rimpatriare rapidamente, mentre i più sfortunati, in mancanza di meglio, finirono per arruolarsi nella Legione Straniera francese partecipando anche alle guerre d'Indocina e d'Algeria.

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