Lo spazio dell'anima. Il cinema di Kim Ki-duk
Falsopiano
Alessandria, 2020; br., pp. 180.
ISBN: 88-9304-197-9
- EAN13: 9788893041973
Soggetto: Cinema
Testo in:
Peso: 1 kg
È davvero singolare come a proposito di Kim Ki-duk, regista che è stato capace di ricoprire un'importanza pressoché senza precedenti nel contesto del suo paese, si sia dovuto attendere, per avere una disamina incentrata su uno degli aspetti salienti della sua opera, questo appassionante libro di Rita Ricucci, autrice sensibile e rispettosa della cultura alta raccolta dalla sua sfida interpretativa, che con paziente e "religiosa" sensibilità riscopre il cineasta svelandolo nei suoi aspetti complessi, affascinanti, problematici e irriducibili. L'autrice conserva lungo tutto il suo lavoro la consapevolezza della predilezione dell'autore verso la tematica religiosa, senza che ciò collimi nel suo cinema con uno sguardo complice della religione come sistema. È anzi il volto segreto e dilaniante dell'autore di Pietà a prospettarsi nelle pagine di questo saggio attento e scrupoloso, tutto al servizio dell'interpretazione di un cineasta che la critica ha colto talvolta nei suoi tratti mutevoli, in quell'andamento carsico in cui la sensibilità radicale e virulenta si sposa con la critica al proprio tempo. Un percorso lucidamente orientato a comporre un'ipotesi di esperienza capovolta tra le strettoie della vita contemporanea del suo paese, dove la religione appare poco più o poco altro che un costume popolare, qualcosa che sia in grado di sostenerci quando siamo troppo stanchi di vivere. Eppure in Kim Ki-duk, come racconta il libro, il trascendente si fa strada come mondo inimmaginabile eppure sottinteso oppure esplicitato attraverso squarci allarmanti, visioni che rimangono nella memoria e imprimono un senso straordinariamente visionario ai racconti del cineasta. Prefazione di Silvano Petrosino. Postfazione di Roberto Lasagna.