Secretum. Alchimia, medicina e politica del corpo nel rinascimento
Bevivino Editore
Milano, 2009; br., pp. 256, cm 13,5x21.
(Secretum. 1).
collana: Secretum
ISBN: 88-95923-30-8
- EAN13: 9788895923307
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.35 kg
Quando Tommaso Garzoni pubblicò la sua Piazza universale di tutte le professioni del mondo (1585), fra le oltre cinquecento categorie di arti e mestieri registrò la comparsa di una nuova figura, che chiamò il professore de' i segreti. il sedicente esperto di cose occulte e sconosciute, scriveva il monaco agostiniano, bramava la ricerca più della vita stessa, era in alcuni casi autore prolifico e si impegnava nella divulgazione delle proprie scoperte. Allorché fosse rivolta ai buoni secreti, Garzoni considerava la professione una nobile sete intellettuale, comparabile all'investigazione del filosofo naturale. Dalla qualità del segreto dipendeva la nobiltà della professione. Se un professore inseguiva tesori rari ma del tutto inutili, richiamandosi alla magia in luogo dell'esperienza, allora otteneva "più fumo, che vivande". Il segreto oscurava il secretista, colui che l'aveva portato alla luce. I libri divulgativi erano chiamati libri, ricettari o compendi di segreti, i loro autori erano noti come "il glorioso" Fioravanti, il "pedemontano" Alessio, il poligrafo Girolamo Ruscelli, la secretista Isabella Cortese e il "medico de' disperati" Tomaso Zefiriele Bovio. Talvolta, invece, si conosceva il segreto ma non il nome di chi, per primo, lo aveva reso noto. Ciò accadeva perché, in clima di segretezza, la scoperta si accompagnava a fonti che non sempre potevano essere rivelate.