Viaggi e avventure della Serendipity. Saggio di semantica sociologica e sociologia della scienza
Il Mulino
Traduzione di Bassi M. L.
Nuova edizione.
Bologna, 2002; ril., pp. XI-469, cm 15x22.
(Collezione di Testi e di Studi).
collana: Collezione di Testi e di Studi
ISBN: 88-15-06332-3
- EAN13: 9788815063328
Testo in:
Peso: 0.738 kg
"Serendipity": inventato nel 1754 da Horace Walpole, il termine, che sta a indicare quel misto di sagacia e fortuna con il quale si giunge a compiere inintenzionalmente scoperte felici, viene altrettanto ingegnosamente re-inventato negli anni '40 da Merton che lo introduce nelle scienze sociali. Nella serendipity egli scorgeva il modello in grado di rendere conto del dato "imprevisto, anomalo e strategico" nel processo della scoperta scientifica. Queste pagine seguono le peripezie dell'esoterica parola lungo due secoli, ricostruendo il contesto sociale e culturale entro cui fu coniata nel Settecento; il clima d'opinione in cui essa apparve per la prima volta a stampa nell'Ottocento; le variegate risposte che l'incontro col neologismo suscitò; la sua diffusione e riconcettualizzazione, fino alla metà del Novecento, nei diversi circoli di bibliofili, letterati, collezionisti, lessicografi, scienziati della natura e sociologi, e quindi presso il grande pubblico; gli usi ideologici a cui si è prestata. Rimasto inedito dal 1958, questo studio è una cronaca delle peregrinazioni della "parola-e-concetto" dal minuscolo palcoscenico degli arcani alla grande scena dell'uso comune. Ad ancorarlo al presente il sinuoso, e squisitamente mertoniano, excursus autobiografico che chiude il volume.